ci sono oggi tanti NEMICI più o meno oscuri la fuori... vogliono i tuoi soldi, le tue informazioni, la tua fiducia, spesso si vendono per una cena, parlano male di te... scoprili qui

I MIEI GRANDI NEMICI (E DI TUTTI I RISTORATORI)

May 02, 202520 min read

Elenco dissacrante e scanzonato (ma non troppo) di chi vuole solo mangiare "aggratiss" alla tua tavola...

😎 NEMICO N° 1. GLI "INFLUENZERRR" DEL WEBBEEETEH

Ti sarà capitato: ti arriva la richiesta in chat su Instagram, magari con qualche cuore e una promessa di "grande visibilità".

Un paio di storie, qualche tag, qualche frase fatta (“posto bellissimo”, “da provare assolutamente”) e via.

Ti lodano, ti suggestionano, si propongono a te come salvatori, pronti a portarti in dono i loro "migliaia di follouerss" spesso pachistani e indiani comprati a 20 dollari ogni 1000!

Peccato che non li hai mai visti ai tuoi tavoli a pagare un conto, ma manco per sbaglio... magari ti sei deciso, vuoi "modernizzare" un pò la comunicazione del tuo locale, d'altronde li vedi anche tu... TUTTI TUTTI stanno con sti cavolo di telefonini in mano, anche tu e io, non solo i nostri figli 20enni. E allora lo fai, ne chiami uno

Così hai preparato dei piatti come si deve, i tuoi migliori e costosi, hai messo a disposizione il tuo locale, il tuo staff, il tuo tempo (potevi andare al mare o stare con la tua famiglia...).

E il ritorno? Zero.

O peggio: ti arrivano clienti fuori target, che vogliono replicare “l’esperienza dell’influencer” spendendo il meno possibile, perchè solo dopo realizzi che il "signorino" o la "signorina" parlano solo dei locali dove spendere meno del meno e che il loro pubblico quello cerca.

🎭 Questi personaggi non conoscono il valore del tuo lavoro. Non sanno cosa significa costruire un menù, scegliere una materia prima e valorizzarla, tenere un team motivato che scalpita da mattina a sera, specie quando si lavora un pò di più.

Loro hanno followerss veri o presunti, certo, ma il loro pubblico è fatto spesso di gente che cerca solo l'offerta del giorno, l’aperitivo economico, il locale dove farsi la foto.

Non il ristorante dove vivere un’esperienza vera e di cui diventare clienti.

✋ Attenzione: non tutti gli influencer sono inutili, ma la maggior parte non ha alcun legame col mondo della ristorazione vera. Hanno mai mangiato in uno stellato? Hanno mai parlato con uno chef vero, con un maître che conosce i vini e la sala? Sono mai entrati in un hotel 5 stelle? Che cosa ne capiscono di un servizio attento, del valore di un sorriso a tavola?

Hanno mai lavorato in un ristorante? Ovviamente NO!

Come possono capirti? Come possono aiutarti?

💡 Il problema non è usare o meno gli influencer. Il problema è capire se parlano la tua lingua. Se sono in grado di raccontarti davvero. Se portano dentro il tipo di cliente che tu vuoi servire.

Anche noi li usiamo, con grande cautela e selezione, in alcuni (rari) casi... quando c'è una nuova apertura ad esempio possono darci una grande mano, ma per chi ha già una storia e una clientela consolidata da anni, non è la strada giusta, fidati.

🧑‍💻 NEMICO N° 2. LE AGENZIE WEBBE IMPROVVISATE

Quelle che “fanno social”, “fanno branding”, ma alla fine ti lasciano con una pagina Instagram aggiornata male e un paio di grafiche da volantino di ferramenta. Ti promettono visibilità, ma non hai idea di come questa visibilità si dovrebbe tradurre in clienti, in fatturato, in valore. E se qualcuno riesce anche a farti delle belle foto o dei bei video, coinvolgenti e di impatto, come si dice oggi, pensi che con qualche like in più cambierà la storia del tuo locale? La risposta, e tu dentro di te la conosci bene, è NO!

E d'altronde chiediti: come possono 2 ragazzetti che fino a ieri stavano chiusi in cameretta, a darti una mano nella gestione e promozione del tuo lavoro? Ricordati, ma te lo ricordi ogni giorno che apri gli occhi e la serranda che la ristorazione è un settore complicatissimo, con tanti meccanismi che si devono incastrare, e dove tu sei il direttore d'orchestra... ma con i suonatori sbagliati non farai mai l'Aida di Verdi. E oggi i costi sono aumentati, i margini ridotti e spesso pure gli incassi non sono più quelli di una volta... e così o no?

Ecco perchè a te servono, nuovi clienti paganti, in target con te, il tuo stile, il tuo servizio e atmosfera che hai creato negli anni, che magari finora semplicemente non hai saputo intercettare in questo cambiamento della comunicazione digitale;

Ti servono nuove prenotazioni, a te serve e basterebbe che il cliente che oggi viene 5 volte all'anno venisse altre 2 o 3.

O magari se il tuo cliente viene mediamente 1 volta al mese nel week end che venisse anche 1-2 volte in settimana.

Le "aggenzieee" invece parlano solo di like, di "engagment" usano paroloni strani per confonderti, perchè sanno che tu non li capirai.. intanto ti hanno fatto firmare un contratto blindato che per un anno ti incatena a loro... e tu continui a pagare!

Ti mostrano un report con numeri vuoti "vedi questo post abbiamo preso 300 laiccc" ("e manco una prenotazione" rispose una volta un amico e collega), ma alla fine nessuno entra nel tuo ristorante dicendo “vi ho scoperti online”.

Vedi è molto semplice (lezione gratuita su come aumentare il fatturato da 500.000 euro all'anno a 750.000 euro in 3 semplici mosse, investendo solo 10.000 euro).

L'agenzia di Marketing, se ne usi una, o se ne userai una in futuro, deve portarti almeno 3 risultati importanti (ripeto solo 3 non 10 come facciamo noi):

1) Aumentare il tasso di ritorno dei tuoi già clienti.

Traduco: se i tuoi clienti mediamente vengono 10 volte all'anno, dobbiamo passare con azioni di marketing online ma anche offline, a farli venire 12 volte all'anno. Solo questo può aumentare il tuo fatturato annuo del 25%, significa che se oggi fatturi 500.000€ all'anno con i tuoi clienti abituali passi senza sforzo a 650.000€. Se fatturi 1.000.000 di euro all'anno passi subito a 1.250.000 euro in più.

Con una sola strategia facile facile applicata ai tuoi già clienti (non con dei post su faisebooocc attenzione!!)

ps ovviamente ti servirà un gestionale CRM come @plateform lo sai già, e poi un esperto che ti crei delle promozioni ad hoc per la tua clientela, senza che sembrino prostituzione del tuo ristorante e che non puzzino di "aiuto stiamo morendo venite qua"... 150.000/250.000 euro in più all'anno, senza tanti sforzi, senza aumentare il personale, riempendo soltanto di più le tue sedie... ti servono??

Ti dirò... a me, si e mi farebbero gola! e ovviamente servono a tutti.

2) far entrare ogni mese NUVOI CLIENTI PAGANTI. Ogni mese!

Noi, ma dovrebbe farlo anche la tua agenzia, ogni mese facciamo con i clienti una riunione dove mostriamo quanti clienti NUOVI sono entrati nel ristorante o locale che sia (vale come al solito per le osterie vere, le pizzerie di un certo livello, per le pasticcerie e bar quelli fighi, ma anche per i lidi e i locali stagionali pensa).

Perchè ogni attività, TUTTE INDISTINTAMENTE hanno bisogno di far entrare nuovi clienti, sempre tutti i giorni, mesi, anni.

Perchè per come è oggi diventato liquido il mondo, il cliente medio "affezionato" si perde molto più facilmente di prima,

perchè si trasferisce di quartiere o cambia città, perchè arriva un figlio o se ne va via un altro all'università, perchè magari si separa e non vuole tornare con il nuovo compagno o compagna, perchè cambia il suo regime alimentare (stiamo tutti a dieta maledizione!!) perchè perchè...èerchè oggi è così! E quindi tu devi sostituirli con nuovi clienti.

Semplicemente immagina di avere un secchio che rappresenta il tuo ristorante, pieno a metà di acqua che sono i tuoi clienti (o il tuo fatturato come preferisci) ma... c'è un piccolo forellino sotto... ecco da lì escono continuamente un pò dei tuoi clienti o del tuo fatturato, piano piano, goccia dopo goccia, e non c'è verso di farli rientrare... puff spariti per sempre! semplicemente "la gravità" se li porta via in altri secchi, e il tuo mano a mano, si ta svuotando, sempre di più!

Quanti nuovi clienti servono alla tua attività ogni mese? DIPENDE! ad alcuni di più ad alcuni di meno... dipende appunto da alcuni fattori come la tipologia di attività, il tipo di servizio, la tipologia di clienti, la posizione fisica se in città o in un paesello, se in centro o in periferia, se in campagna o al mare, se in un centro turistico o no, se sei aperto tutto l'anno o solo in stagione (estate al mare inverno in montagna)... insomma dipende da quanto è grande quel buco sul fondo e da quanta acqua c'è nel secchio... ora te la dico complessa ma bisogna fare una pre-analisi di Riempimento medio del tuo locale rispetto al numero di sedie/coperti e di "Market Share" parolaccia inglese che spiega con una % la tua fetta della torta, cioè: quanto pesa il tuo business rispetto agli altri simili nella tua zona? Se in una città ci sono 10 ristoranti e tu fai il 20% del fatturato complessivo del settore ristorazione in quella città, la tua market share è del 20%.

E dove recupero questi dati?? mi dirai tu... e qui sta la differenza tra chi gioca con i tuoi soldi a fare post e chi ti dà strategie e risposte concrete che portano più soldi in tasca a fine anno!

I nuovi clienti che entrano, mantengono i tuoi livelli di occupazione e di fatturato sempre ottimali in base alla tua organizzazione (n° dipendenti, prezzo/scontrino medio, ricarico % medio, n° coperti) per permetterti di ottenere il risultato economico che ci siamo prefissi a inizio consulenza quando andiamo a stilare gli obiettivi per la chiusura dei conti a 12 mesi.

3) Aumentare la spesa media - lo scontrino medio del cliente

Spesso avrai sentito parlare di UP-SELL e CROSS-SELL, anche nei ristoranti oramai si usano questi sistemi o dati se vuoi. Il concetto è piuttosto semplice alla fine: studiare delle strategie per aumentare fino a dove si può la spesa massima che il cliente fa una volt seduto al tuo tavolo. Devi creare un vero e proprio ecosistema che spinga il cliente a comprare e ordinare di più. Non nel tuo interesse, ma nel suo. Spiego: se va via senza prendere un caffè o un dolce, magari poi quei soldini li spenderà comunque ma FUORI dal tuo locale, finiranno nel portafoglio del bar in piazzetta.

Ma potevano finire nel tuo di portafoglio. Non stai facendo spendere di più al cliente a fine giornata. Stai massimizzando la sua spesa da te... lo stai servendo meglio, completamente.

Va studiato per bene, va formato il personale (nota dolente, ma credimi è più facile a farsi che a dirsi, e spesso i ragazzi sono contenti di partecipare a una specie di gioco dove anche loro ovviamente ci guadagnano qualcosina in più a fine mese), ma è uno strumento potente e che aumenta il fatturato in modo esponenziale e immediato, perchè diventa un sistema di vendita (senza mai calcare la mano, senza mai essere invasivi ne opprimenti, ma semplicemente suggerendo al cliente, altri prodotti o servizi magari, che tu hai li, per lui, pronti per essere consumati e pagati). Non è magia, ma serve un sistema studiato a tavolino e applicato per bene. Guarda anche solo rifacendo il menù seguendp le tecniche del "Menù Engineering" si aumenta fino al 7-10% lo contrino medio (significa 7-8-10% di fatturato in più all'anno)

Spiego "Menù Engineering" che è l’arte (e la tecnica) di analizzare i piatti del tuo menù per capire, quali ti fanno guadagnare di più, quali vendi di più, quali sono da migliorare o eliminare. In poche parole: è un metodo per fare ordine nel menù (numeri di piatti, descrizione, visualizzazione grafica del menù, dove sono posizionati e/o evidenziati alcuni piatti GANCIO o CIVETTA) e infine aumentare l’utile. Ecco con poche mosse il fine anno si ingrossa ancora di 50.000/100.000 euro... senza fare ristrutturazioni o cambiamenti significativi o costosi.

E' facile? NI.

Costa zero? NO.

Ti devi sbattere per ottenere i risultati? ASSOLUTAMENTE SI, ma con un supporto e un aiuto esterno e soprattutto una voce esterna anche i "capacchioni" del tuo staff saranno pronti e collaboritivi.

Ecco ti ho "regalato" 3 semplici azioni (semplici si fa per dire) o numeri da controllare con la tua agenzia marketing, che sicuramente oggi non fai ma che cambia tutto e ti può potenzialmente aumentare con pochissimo investimento in tempo e ancor meno in denaro portare a un bel 30/40% di fatturato in più SENZA AUMENTARE I COSTI DI GESTIONE... questo è molto importante da tenere in considerazione. Non dovrai aumentare il personale, non dovrai acquistare nuovi macchinari, tavoli, sedie etc.

🎯 Non è colpa tua se non capisci i loro report: è colpa loro, lo fanno apposta, ti confondono con anglicismi inutili e strategie da manuale copiato. Fare marketing oggi vuol dire avere una direzione, un’identità chiara e un messaggio preciso che parli alle persone giuste.

SERVE UN PIANO MARKETING CHE GUARDA ALMENO A UN ANNO, e non al post da fare fra 2 giorni, senza alcun collegamento con un piano organico di sviluppo e crescita coerente.

Per noi è il primo documento che facciamo, consegniamo e condividiamo con il cliente. Da li si parte, anche per fare i post. E non il contrario. Nessuno spazio all'improvvisazione, ma tanti piccoli mattoncini ordinati per costruire la tua strada verso il successo che meriti.

💡 Non basta pubblicare foto di piatti e scrivere frasi carine.

Serve qualcuno che sappia chi sei, dove vuoi arrivare, e che sappia parlare con clienti simili ai tuoi. Forse fino a ieri erano fotografi ai matrimoni e battesimi del loro paesello oggi fanno l'agenzia "marketttinggg". O forse fino a ieri gestivano pagine di kebabbari e hamburgherie low-cost, semplicemente non sanno come funziona il tuo mondo e ti porteranno solo "quei" clienti, che non vuoi, che hai faticato anni per allontanare dal tuo locale per dare posto al tuo vero cliente di valore, il tuo cliente ideale: quello che ti apprezza, che ti fa i complimenti per tutto, che semplicemente si trova benissimo da te, viene, torna, porta amici e ti manda gente.. ti fa lui da vero "influencer" positivo e concreto.

🧢 NEMICO N° 3. AMMIOCUGGINO & IL MARKETING “FATTO IN CASA”

Ogni locale che ho conosciuto ne ha uno, spariti tutti dopo il mio passaggio, si, in questi casi, sono come Attila.

“Mio cugginoh è bravo col computer”, “mio nipote è su TikkeTokke tutto il giorno”, “ci pensano loro, tanto basta pubblicare ogni tanto”.

E così il tuo ristorante diventa una specie di pagina di meme, con foto sfocate, testi che non dicono nulla, e un tono che non ti rappresenta per niente. E se oggi non sembri professionale online, la gente nemmeno ti chiama per prenotare.

📸 La comunicazione è il biglietto da visita digitale del tuo ristorante. Se non ti presenti bene lì, il cliente non viene a scoprire com'è il servizio, la sala, la tua cucina. Giudica e scorre avanti.

💡 Ci vogliono competenze. Come tu non lasci il menù in mano a chiunque, non dovresti lasciare la tua immagine pubblica al primo smanettone di famiglia. Non serve uno che sa usare il telefono: serve uno che sa parlare al cliente giusto per te.

Capita però che a volte davvero un figlio, un nipote, o un giovanissimo collaboratore si appassioni, voglia fare seguendo un sistema e crescere in quel ruolo all'interno di un'azienda: lo seguiamo per un anno, lo formiamo, e alla fine si trasforma da "ammiocuggino" a un professionista pronto a seguire con passione e competenza lo sviluppo social del locale.

🕵️ NEMICO N° 4. I GIORNALAI CHE SI SPACCIANO PER GIORNALSITI, LE GUIDE CHE NON GUIDANO PIÙ NESSUNO E LE MARCHETTE MASCHERATE

Arrivano vestiti bene, parlano forbito, tirano fuori biglietti da visita con loghi importanti. Ti dicono che "collabroo con Identità, non hai visto la mia foto con Paolo??", che "Sai, conoscono il critico della Michelin, ogni tanto gli passo io dei buoni nomi, che quelli mica possono girare in tutti i locali", che "possono metterti nel giro del Gambero”. FUFFAROLI DA PRENDERE SUBITO A PEDATE...

🎩 Se ti affidi a loro, magicamente, finiscono a tavola con un amico o anche due e tre bottiglie di vino buono aperte, ovviamente sono le tue, OVVIAMENTE, loro mica pagano.

E ma che amiconi, come se la ridono con te, quante belle storielle che ti raccontano, e ascoltali bene però... noterai che parlano sempre sempre male di qualcuno, spesso degli altri tuoi colleghi, per compiacerti magari... e sai cosa? domani parleranno male di te in un altro ristorante a scroccare l'ennesimo pranzo!

E dopo?

Dopo il silenzio. Forse una foto, forse una stories.

Nessuna recensione, nessuna copertura seria.

E tu? Hai regalato una cena. Hai abbassato il tuo valore per una speranza. Una visibilità vaga. Un favore che non arriverà mai.

💡 Oggi la reputazione si costruisce con il lavoro costante, con una comunicazione tua, vera, controllata. Non con le marchette.

Il mondo delle guide è MORTO.

Non si vendono, non si vedono, di fatto non esistono più. Forse 15-20 anni fa portavano in certi contesti un 15% del fatturato, ma anche allora esistevano, li ricorderai, tantissimi locali sempre "snobbati" dalle guide ma sempre così pieni, pieni di bella gente,

gente di successo che portava e porta tutt'oggi soldi, conti alti, ricchezza e benessere. E lo sai, esistono ancora oggi.

Forse anche tu sei uno di loro, uno di quelli bravi: il tuo locale funziona, hai tanti bei clienti, tavoli pieni, ma come tutti ti devi misurare con l'evolvere si un settore già che complesso di suo e che oggi che tra telefonini, influenzer, social, e tanti cambiamenti nella società, con il turismo che spesso rappresenta un 60/70% del tuo fatturato annuo. Lo sai fare, lo hai sempre saputo fare il tuo mestiere, imparando sul campo, non a un corsetto di 3 ore con "l'esperto" di turno.

Ma certo la tua formazione è fondamentale devi studiare, proprio per affrontare le nuove sfide, con margini sempre più risicati, costi alle stelle di tutto dal cibo al vino, dalle verdure alle carni, per non parlare di affitti, utenze e personale.

Proprio per questo devi concentrarti su maggiori vendite, senza aumentare i tuoi costi, anzi dove si può, riducendoli e il controllo dei numeri.

Ti sembrerà assurdo ma oggi pesano e contano di più le recensioni, su google, su tripadvisor, ovunque: più sono alte le tue valutazioni, più potrai chiedere prezzi alti e meno si lamenteranno i clienti che si siedono ai tuoi tavoli.

Le recensioni positive spostano i clienti, sono le nuove guide e i veri unici influncer a cui dare retta.

Controlla i tuoi concorrenti diretti... quante recensioni hanno? 500? tu ne devi avere 1.000 e se possibile con un punteggio migliore del loro, anche di poco... E COME SI FA??

Ti direi che è semplice (per noi), ma alla fine lo diventerà anche per te: devi costruire un sistema quasi automatico nel tuo locale per spingere ogni cliente, ognuno di loro a lasciarti una recensione positiva. Guarda che la gente non lo fa di sua spontanea volontà, sono pochissimi quelli che le fanno. Quindi serve un vero e proprio sistema ingegnerizzato per fare in modo che tutti siano portati a scrivere bene di te.

Ovviamente la premessa numero 1, la base di tutto è che tu sia veramente un campione del servizio, del cibo buono, dell'accoglienza. I tuoi clienti devono essere tuoi fan, devono adorare venire da te e lasciarti i loro soldi. Ma so già che è così. I locali di successo sono già così, ma noi vogliamo di più, giustamente, soprattutto recuperare tempo per te e qualche soldino in più sul conto corrente.

E se non è così? Male, ma non malissimo. Anche in questo caso dipende! In molti locali abbiamo semplicemente trovato un marketing sbagliato, non in linea con l'identità vera del locale, che portava dentro i clienti sbagliati... si i clienti non sono tutti uguali, e non tutti sono adatti a sedersi sulle tue sedie, magari da te stanno benissimo e in un altro locale, comunque bello, curato, con buon cibo e servizio loro non si trovano bene... e così al contrario!

Molte volte in alcuni locali non abbiamo cambiato niente, se non la clientela, portando quella giusta per quel locale, servizio e cibo, di colpo le recensioni sono aumentate e migliorate, lo scontrino medio ha segnato +50% e così via... da non riuscire a pagare bollette, fornitori, f24 e spesso gli stipendi ad aprire nuovi locali.

Quindi serve un marketing che allontana i potenziali clienti che non devono più entrare nel tuo locale a togliere le sedie ai clienti "buoni", come sempre, sottolineo "buoni" per te.

🎓 NEMICO N° 5. I FUFFAGURU & I CORSI “BASTA FARE IL RISTORATORE... DIVENTA MARKETER ANCHE TU”

E poi ci sono loro: quelli che ti dicono che devi imparare tutto. Devi formarti, devi fare video, devi postare ogni giorno, devi diventare tu l’esperto di marketing del tuo locale.

📚 Intanto la linea in cucina è da preparare, i fornitori da gestire, le prenotazioni da confermare, i frigoriferi da sistemare.

Il tempo non basta mai. Lo sai.

Ma secondo loro, dovresti pure fare le campagne Facebook, scrivere le newsletter, imparare le metriche. E poi?

Sei ristoratore o sei social media manager?

💡 Il marketing è un lavoro. Non si improvvisa. E non può farlo chi, fino all’altro ieri, vendeva corsi per parrucchieri, o seguiva bar di provincia. Se vuoi farlo bene, devi avere accanto chi conosce la ristorazione, chi ha già lavorato con locali come il tuo, chi capisce cosa vuol dire servire clienti veri.

Lo so che anche tu sei portato a pensare dentro di te che devi fare tutto tu, e loro puntano proprio su questo per venderti corso dopo corso, convincendoti che distraendoti dall'operatività e concentrandoti sui post di tiktok tutto si risolleverà, tutto migliorerà. Forse alla fine sarai anche tu uno stratega del marketing, peccato che nel frattempo non ci sono più i soldi per pagare l'affitto, le rate del leasing e gli stipendi, e tu giri ancora con quel furgone scassato.

Sai è come se io ti dicessi "GUARDA LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI PER IL TUO LOCALE È STRATEGICA, DA LI DIPENDE TUTTO: ECCO PERCHÈ DEVI ASSOLUTAMENTE FARE QUESTO MIO CORSO SU "RIDUZIONE DEI COSTI ENERGETICI NELLA RISTORAZIONE DEL FUTURO, DALLA CALDAIA GASOLIO A QUELLA A BIOMASSA" capisci da te che è assurdo, ma se ci peni è la stessa cosa.

Certo tu devi "decidere" la direzione, il tono di voce, il servizio e i piatti del tuo locale.

Un esperto di marketing per la ristorazione che ti affinaca nello sviluppo e crescita non deve spiegarti niente di "operativo" deve solo "tradurre" le tue intuizioni che già funzionano in attività di marketing mirate e concrete e svilupparle, mentre TU cucini, accogli gli ospiti, gestisci la tua brigata di sala o cucina: cazzo i tuoi ragazzi hanno bisogno di te, della tua guida, della tua presenza, questo è il mestiere... non puoi farlo da Dubai su una spiaggia.

No, questa è la favola che ti raccontano i fuffaguru del marketing, che sappi a Dubai se va bene stanno in affitto 3 giorni, noleggiano una Lamborghini (le Ferrari si comprano invece), salgono su una barca per un tour e si fanno un po di foto per dire a TE: "ei molla tutto e vieni qui con me" ... MA DOVE VAI ??!?!?

Che cè da urlare dietro i ragazzi, l'autista della lavanderia e il fruttivendolo. E i clienti chi li cura? tu da Dubai in videocall???

Non funziona. Lo so IO, lo sai TU.

🏁 E ALLORA, CHI VINCE DAVVERO?

Vincono quelli come te.

Che hanno visto cambiare tutto, ma non si sono piegati alla fuffa.

Che vogliono stare al passo, sì, ma con la testa sulle spalle.

Che sanno riconoscere i professionisti veri da quelli da copertina.

👨‍🍳 I ristoratori che vincono sono quelli che hanno clienti veri, soddisfatti, che tornano, che non si fanno incantare dalle mode, che investono nel loro locale con testa e visione, che si circondano di professionisti, sì, ma giusti per loro.

💬 Se ti sei ritrovato in queste righe, è perché parliamo la stessa lingua.

E no, non serve fare una call adesso.

Serve solo che tu sappia che qualcuno, qui fuori, capisce esattamente quello che stai vivendo.

🍷 Torna a occuparti dei tuoi clienti. A raccontargli una storia con i tuoi piatti. A farlo innamorare dei prodotti della tua terra e del tuo mare, della tua cucina, dei tuoi vini.

Il resto? Quando vorrai, si farà. Ma si farà bene.

Francesco

Ciao, sono Francesco Nacci.

Ristoratore, albergatore ed esperto di marketing turistico: da oltre 30 anni mi occupo di gestione e sviluppo strategico per ristoranti e hotel in Puglia, in Italia e all'estero.

Francesco Nacci

Ciao, sono Francesco Nacci. Ristoratore, albergatore ed esperto di marketing turistico: da oltre 30 anni mi occupo di gestione e sviluppo strategico per ristoranti e hotel in Puglia, in Italia e all'estero.

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